venerdì 6 giugno 2014

Un libro, uno spettacolo. "Piripu' Bibi!"

Giovedì scorso ricevo la telefonata inattesa di un'amica (una di quelle con la A maiuscola) che mi propone di portare i nostri bimbi (il nano e la sua bimba, coetanei) a Teatro, nella mia città, domenica.
C'è uno spettacolo tutto per loro in lingua Piripu'. Non capisco. Lei non ne sa molto ma dice che sembra interessante e divertente. Ovviamente mi fido, anche perché mi basta l'idea di trascorrere qualche ora insieme, e accetto subito.
Sarà la prima volta a teatro per il nano e ho un po' timore che possa non piacergli ma mi dico che se è pensato per i bimbi dai 2 anni in su, porteranno pazienza: abbiamo visto uno spettacolo di Pippi Calzelunghe con una attrice sola, bravissima, in biblioteca qualche tempo fa ma chiaramente l'ambiente era diverso, per il nano la storia era ancora troppo difficile da seguire e lo spazio eccessivamente affollato.
Il teatro G., invece, e' ampio ma accogliente.
Domenica arriviamo all'appuntamento trafelati, un po' in ritardo come al solito, ma tanto c'è ancora un po' da attendere. Mi stupisce e rincuora vedere tante famiglie con bimbi di ogni età così felici di poter assistere!
Poi i bimbi vengono fatti salire sul palco, perché lo spettacolo e' allestito e pensato per loro, mentre i genitori possono rimanere in platea.
Mentre la bimba della mia amica si lancia senza timore e, da seduta nel cerchio più esterno, alla fine dello spettacolo e' praticamente in prima fila che balla, il nano preferisce rimanere tra le mie braccia la maggior parte del tempo, salvo un paio di capatine sul palco. Va bene così, e' un bimbo a carburazione lenta e già lo prevedevo e comunque segue con attenzione lo spettacolo quasi fino alla fine (quando si mette a esplorare la sala e giocare con le macchinine ed un altro bimbo appena più piccolo, tra l'altro anche suo cuginetto, tra le sedie, senza però disturbare).
La scena e' una bella foresta di alberi di legno, i protagonisti burattini colorati che si muovono tra lenzuola bianche che creano giochi di ombre, le "attrici" che li manovrano molto brave, la narrazione semplice, anche se la lingua e' tutta inventata e io non capisco molto dalle parole, il risultato e' molto carino e piace a tutti i bimbi, soprattutto ai nostri!
Fuori, infatti non manchiamo di comperare uno dei tre libri della collana in lingua Piripu' da cui è tratto lo spettacolo, ovviamente lo stesso per entrambi, quello con il viola in copertina (la Bimba ha gusti precisi ed il nano la imita ammirato, anche perché il viola non gli dispiace affatto!).."Rulba Rulba!" di Emanuela Bussolati

E poi si avviano, piccoli lettori in crescita...

 Un gelato, giochi, chiacchiere, una passeggiata e il pomeriggio scorre via così, allegro e sereno, come i nostri bimbi, come la mia amica. Grazie!
La collana, Carthusia Edizioni, e' al momento composta di tre albi illustrati ideati e scritti da Emanuela Bussolati e pensati per la lettura genitori e figli, in una lingua "....adatta a fare le voci", a sussurrare o borbottare, a strozzare gli occhi e aggrottare le sopracciglia...una lingua speciale fatta di attenzione, di affetto e di voglia di mettersi in gioco..", come spiega la stessa autrice.
Ed e' davvero così!
All'inizio ammetto di essere rimasta molto spiazzata e di non aver ancora compreso appieno il significato di alcune parole però al nano piace molto e questa settimana se lo è fatto leggere in continuazione, rispondendo alla mia sciocca domanda: "secondo te, cosa significa: " Pole pole!", con l'ovvia risposta: "Mamma, pole pole, no? io capisco!"
Come a dire, da bravo bilinguista, che le lingue non vanno tradotte, ma comprese per come sono.

Gli altri titoli sono "Tarari' tararera....", Super Premio Andersen 2010 - Libro dell'anno, e "Badabum", prezzo Euro 14,90.

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Home Made Mamma.

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