venerdì 11 dicembre 2015

Leggendo...e non solo.

Lo scorso venerdì, presa da questioni lavorative urgenti, ho saltato l'appuntamento con il Venerdì del libro.
Eppure ho letto, eh. Cosa?
"Storia del nuovo cognome" di Elena Ferrante, edizioni e/o 2012, pag. 470.
Si tratta del secondo volume del ciclo iniziato con il romanzo "Amica geniale": Elena Greco e Lila Cerruto, le due amiche d'infanzia conosciute nel primo libro, stanno crescendo.
Lila si è sposata a sedici anni ma il suo rapporto matrimoniale e' iniziato fin da subito con il piede sbagliato e non fa che procedere nella tempesta, mentre lei cerca conforto e amore presso altre persone ed altri luoghi.
Elena, invece, è immersa nella realtà degli studi universitari, di un vecchio amore e di nuove relazioni.
Il rapporto tra loro si fa più distante ma senza mai interrompersi del tutto, in un continuo susseguirsi di ambivalenti sentimenti di amore ed odio.
Devo ammettere che, anche se rimane una tristezza e cupezza di fondo che fatico a digerire, questo secondo romanzo mi ha catturato più del primo, dando ragione alle amiche blogger che mi avevano consigliato di proseguire nella lettura della serie.
Ora non mi resta che cercare il terzo volume ma, per farlo, attenderò dopo Natale: il clima del libro non  si addice alle feste e poi in biblioteca c'è la lista d'attesa per averlo!!!
In contemporanea, ho letto anche
"Affari d'oro" di Madeleine Wickham, ossia Sophie Kinsella, ed. Mondadori 2015, pag. 273.
Un romanzo rosa che si legge tutto d'un fiato, divertendo e facendo nel contempo riflettere sulla difficoltà dei rapporti di coppia, l'influenza dei problemi economici sui sentimenti, l'apparenza e la ricerca continua della felicità che ognuno di noi porta avanti nella quotidianità, magari accorgendosi, alla fine, che in fondo era già in suo possesso, bastava accorgersene.
Anche se non mi è piaciuto quanto altri titoli della stessa autrice (ad esempio: "Fermate gli sposi", "A che gioco giochiamo?", "Dov'è finita Audrey?" oppure " La compagna di scuola"), con questo romanzo la Wickham non mi ha comunque deluso.
Una lettura di evasione certo, ma non per questo banale o scontata, anzi!
E poi...insieme al ricciolino d'oro, costretti a casa da tosse e catarro,ci siamo guardati un bel film del 2014.
In questi giorni nelle sale cinematografiche e' in programma il seguito della storia e, quando eravamo bambini io e mio marito, andava in onda il cartone animato, che però, non mi pare avesse molto in comune con la trama del film.

Si tratta di "Belle & Sebastien" , ambientato sulle Alpi francesi durante la seconda guerra mondiale, ed e' la storia dell'amicizia tra un bimbo che sa guardare oltre le apparenze, un cane enorme dal pelo lungo come una pecora, ingiustamente accusato di essere un mostro ed un padre putativo burbero e con il vizio della bottiglia ma sinceramente amorevole.
Il tutto arricchito da scenari montani incantevoli e dalla volontà dei protagonisti di aiutare gli ebrei in fuga.
Il ricciolino biondo non ha compreso molto del film, però lo ha guardato volentieri e con attenzione e si è innamorato del cagnolone!
Poi, ovviamente, abbiamo visto anche i film- cartoni delle tartarughe ninja (niente Peppa e Masha, questa volta), numeri 2 e 3, ma su di essi non c'è molto da scrivere!

Qualcuno ha letto il romanzo da cui è tratto il film? Dite che vale la pena di leggerlo? Un po' di curiosità mi è sorta!!!

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